FORMARE
I COMUNICATORI
Gestire la comunicazione con i P.R.E.M.I.:
Persone, Relazioni, Emozioni, Motivazioni, Informazioni
25 Novembre 2006 - dalle ore
9.30 alle ore 17.00
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TUTORIAL
by JEKPOT PARTNER
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DESCRIZIONE
Il
tutorial si propone di presentare una ridefinizione del capitale intellettuale
e della sua rilevanza, soffermandosi sulla comunicazione delle informazioni
e dell’immagine aziendale sia all’interno che all’esterno dell’azienda.
Verranno illustrate strategie per una efficace valorizzazione e gestione
delle emozioni e per un corretto approccio al processo di comunicazione
e trasferimento di informazioni. Ciò con riferimento a un nuovo modo
di relazionarsi al lavoro e alle risorse umane, con l'obiettivo ultimo
della motivazione e della soddisfazione di collaboratori e clienti.
OBIETTIVI
Scopo del tutorial è presentare un nuovo approccio alla comunicazione
organizzativa, basato su una gestione delle risorse umane impostata
sulla considerazione di collaboratori, dipendenti e colleghi come
"Persone" e non come "Professionisti", affichè l'organizzazione possa
ottenere vantaggi in termini di creatività e produttività, capitalizzando
la personalità e le conoscenze delle persone.
DESTINATARI
Diplomati, laureati e professionisti (consulenti, responsabili) di
qualunque disciplina che siano interessati al problema e consapevoli
della necessità di promuovere la condivisione della conoscenza (soprattutto
tacita) nel proprio ambito organizzativo
PIANO
DEL CORSO
PRIMA PARTE
Ruolo delle persone e delle risorse umane
Ridefinizione del capitale “umano” - Ruolo ed importanza delle
persone e delle loro conoscenze nell’azienda - La persona in relazione
al lavoro, all’azienda ed alla sua mission - La persona nella sua
relazione con gli altri colleghi e collaboratori
Motivazione e soddisfazione personale e del personale
Ridefinizione ed approfondimento di motivazione e soddisfazione -
Motivazione, formazione ed informazione - Dalla job satisfaction alla
global satisfaction - Comunicazione ed informazione per la global
satisfaction
SECONDA PARTE
Gestione delle emozioni
Definizione di emozione - Le emozioni in relazione alla motivazione
ed all’azienda - La catena delle emozioni - La condivisione delle
emozioni
Gestione della comunicazione e delle informazioni
all’interno ed all’esterno dell’azienda
Modalità di comunicazione e relazione - Comunicazione interna e gestione
delle informazioni - Impatto e conseguenze della comunicazione - Un
nuovo approccio alle relazioni con colleghi e clienti
TERZA PARTE
P.R.E.M.I.
Formare i comunicatori con la gestione dei P.R.E.M.I.:
discussioni e approfondimenti in aula
REGISTRATIONS
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COMPETITIVE
INTELLIGENCE
Reperire informazioni significative per far volare
il business e vincere la competizione con i concorrenti
25 Novembre 2006 - dalle ore
9.30 alle ore 17.00
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TUTORIAL
by JEKPOT PARTNER
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DESCRIZIONE
Il
tutorial si propone di presentare metodologie, tecniche ed applicazioni
per reperire e gestire in modo strategico le informazioni che servono
realmente per il business e per la competizione con i concorrenti.
Le situazioni di crisi internazionale, l'apparire di nuovi rischi,
la globalizzazione dei mercati, la competizione sempre piu' aggressiva
e quindi la necessita' di capire meglio le esigenze dei propri clienti
e le strategie dei propri concorrenti ha fatto esplodere la domanda
di specialisti di recupero, analisi e distribuzione di informazione,
cioè di "analisti di intelligence".
OBIETTIVI
Scopo del tutorial è di formare specialisti che si trovino a loro
agio nell'utilizzo di strumenti metodologici e tecnologici evoluti,
nella definizione delle necessita' informative di analisi e nella
pianificazione dei passi necessari per soddisfarle.
DESTINATARI
Responsabili aziendali delle funzioni strategia, marketing, competitive
intelligence, information technology - Funzionari governativi incaricati
di analisi, previsioni, contrasto alla criminalità - Consulenti di
intelligence e di informatica
PIANO
DEL CORSO
PRIMA PARTE
L'informazione
Dove recuperarla
- Fonti Aperte (Open Sources)
Come recuperarla
- Motori di ricerca ed information retrieval
Come organizzarla
- Data warehouse
L'analisi
automatica
Il processo di analisi
- Quali i passi per realizzare un progetto di intelligence
Dati strutturati, numerici, tabellari
- Data Mining
Dati destrutturati, documenti, pagine web, email
- Text mining
SECONDA
PARTE
Competitive intelligence ovvero l'intelligence strategica
- Come individuare le strategie e le azioni future dei concorrenti
- Come individuare i migliori produttori di una data tecnologia
- Come individuare il trend del fabbisogno della domanda governativa
TERZA
PARTE
CRM ovvero l'intelligence individuale
- L’individuo come cittadino, cliente, prospect: come individuarne
esigenze, tendenze e sentimenti personali.
- Call Center. Occasione di servizio e non di irritazione. Qual è
il cliente “migliore” per la nostra offerta, qual è l’offerta “migliore”
per il nostro cliente
REGISTRATIONS
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KM
METRICS
Misurare
la conoscenza tramite indicatori, con specifico riferimento alla gestione
di competenze, performance, processi e obiettivi rappresentati con
balanced scorecard
25 Novembre 2006 - dalle ore
9.30 alle ore 17.00
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TUTORIAL
by JEKPOT PARTNER
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DESCRIZIONE
Il
tutorial si propone di presentare una metodologia per misurare i ritorni
sull'investimento in progetti di gestione della conoscenza nelle organizzazioni,
con particolare riferimento a competenze, processi, performance, obiettivi
rappresentati con balanced scorecard.
OBIETTIVI
Scopo
del tutorial è presentare degli strumenti di misurazione attraverso
esempi pratici che possano simulare situazioni operative, affichè
sia possibile valutare concretamente il successo di un progetto di
gestione della conoscenza organizzativa.
DESTINATARI
Consulenti,
Project manager, Esperti delle aree ICT, Organizzazione e Risorse
umane; Responsabili pianificazione strategica/operativa
PIANO
DEL CORSO
PRIMA PARTE
Metodologie per la misurazione del ROI
dei progetti KM based
Riferimenti per la costruzione di metriche che hanno impatto sul conto
economico [aspetti hard] e/o sul livello di motivazione e comunicazione
interna [aspetti soft])
SECONDA
PARTE
KM Metrics - Caso 1
Competencies mapping (obiettivi, metriche adottate, strumenti adoperati,
ritorni per lo sviluppo professionale, strumenti-chiave: ranking criteri
di importanza delle competenze, ranking delle competenze)
KM Metrics - Caso 2
Valore dei processi aziendali (obiettivi, esempi e format, output
e risultati, ritorni per l’organizzazione, strumenti-chiave: matrice
di interfinalita’ organizzativa, ciclo decisionale) Question time
e/o contributi dei partecipanti
TERZA
PARTE
KM Metrics - Caso 3
Performance management (obiettivi, esempi, format, statistiche, ritorni
per piani di formazione, strumento chiave: statistiche riepilogative,
punti di forza e di debolezza)
KM Metrics - Caso 4
Applicazioni Balanced Scorecard (obiettivi, finalita' collaborative,
ritorni per la pianificazione strategica e operativa, strumenti-chiave:
interfinalita' obiettivi, aree critiche e prioritarie)
QUARTA PARTE
Focus sulle KM Metrics
- Prospettive, innovazioni, sviluppo applicativo (quando passare dal
KM tacito a quello esplicito?)
- Question time e/o contributi dei partecipanti
REGISTRATIONS
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KM
SECURITY
Gestire la sicurezza
del patrimonio conoscitivo di un'organizzazione
25 Novembre 2006 - dalle ore
9.30 alle ore 17.00
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TUTORIAL
by JEKPOT PARTNER
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DESCRIZIONE
Il
tutorial si propone di presentare una metodologia per il controllo
interno di un'organizzazione al fine di salvaguardarne il patrimonio
conoscitivo. Il controllo interno è l'insieme della struttura organizzativa,
dei metodi e delle procedure adottati da un'organizzazione al fine
di conseguire obiettivi quali assicurare il rispetto delle politiche
emanate dalla direzione, salvaguardare i beni aziendali e assicurare
l'accuratezza, l'affidabilità e la riservatezza delle informazioni
trattate.
OBIETTIVI
Scopo
del tutorial è di descrivere la struttura, il ruolo e la collocazione
della funzione di controllo interno. Saranno illustrati principi e
metodologie dell'auditing; tecniche di reporting e check-list. Ciò
con l'ausilio di molteplici esempi pratici.
DESTINATARI
Responsabili
e addetti esecutivi delle funzioni Information Systems Auditing, Security
Administration e per addetti ai processi di controllo dell'Information
Technology.
PIANO
DEL CORSO
PRIMA
PARTE
Lo
stato dell'arte in tema di sicurezza
Panoramica sulla sicurezza informatica, perché la sicurezza, origini
Leggi, direttive e norme internazionali in tema di sicurezza
La legislazione in Italia
La sicurezza dei sistemi informativi
Il fenomeno degli hacker e degli insider,
minacce, metodologie di intrusione, contromisure
Sistemi e metodologie di controllo accessi ai sistemi informatici
Risk Analysis e Risk Management
Gestione del rischio, come affrontare la pianificazione e la
revisione di un sistema di sicurezza, necessità di adottare metodologie
complete ed esaurienti
SECONDA PARTE
L'auditing
Principi di Information System Auditing
Obiettivi dell'Audit
Struttura e tipologia dei controlli nell'area IT
Metodologie disponibili
Filosofie di approccio, principali strumenti
La valutazione del sistema di controllo interno
Come organizzare un procedimento di analisi;
che cosa si intende per revisione di un sistema informativo
Gli "audit trail"
Come raccogliere, analizzare e conservare le evidenze
Ruoli e responsabilità
Analisi dei ruoli nell'organizzazione, conflitti e collusioni
Politica di sicurezza
Esempio di stesura di una politica di sicurezza aziendale
Obiettivi e verifica
Come verificare la correttezza e l'applicazione di una politica
di sicurezza
TERZA PARTE
Biblioteca di audit
Check-list e controlli
Esempio applicativo:
verifica di un sistema informativo di gestione
della conoscenza composto da diverse unità interconnesse
REGISTRAZIONI
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PROGRAMMI
DI ALTRI TUTORIALS
COMUNITA'
DI PRATICA
Come condividere e gestire la conoscenza organizzativa con le comunità
di pratica
ON DEMAND
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TUTORIAL
by JEKPOT PARTNER
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DESCRIZIONE
Il
tutorial si propone di presentare il concetto di comunità di pratica
e di spiegarne sia le caratteristiche fondamentali sia l’importanza
come metodo per gestire la conoscenza organizzativa. Verranno trattati
esempi di comunità di pratica, i benefici che esse possono apportare
all’organizzazione, il loro rapporto con l’apprendimento organizzativo,
gli elementi che le costituiscono, principi e fasi di sviluppo come
pure una breve guida pratica per l'implementazione in ambito organizzativo.
OBIETTIVI
Scopo del tutorial è offrire ai partecipanti l'occasione di acquisire
elementi conoscitivi e applicativi delle Comunità di Pratica come
strumento di Knowledge Management; nonchè di condividere idee e progetti
di Comunità di Pratica che si vorrebbero realizzare nella propria
organizzazione.
DESTINATARI
Diplomati, laureati e professionisti (consulenti, responsabili) di
qualunque disciplina che siano interessati al problema e consapevoli
della necessità di promuovere la condivisione della conoscenza (soprattutto
tacita) nel proprio ambito organizzativo
PIANO
DEL CORSO
PRIMA PARTE
Introduzione
Concetto di comunità di pratica, rapporto fra conoscenza individuale
e aziendale, significato delle CoP per la gestione della conoscenza
organizzativa, interazioni all’interno e con il resto dell’azienda,
benefici individuali ed aziendali
Sviluppo storico
Evoluzione del metodo CoP dagli inizi ad oggi, distinzione da altri
tipi di comunità.
Esperienza
Comunità di pratica vissute dai partecipanti al corso
SECONDA
PARTE
Introduzione
Anatomia di una CoP
Schema ‘cop fitness test’ delle caratteristiche salienti ed esempi
di CoP aziendali viste attraverso questo schema
Progettazione
Idee e casi concreti di comunità di pratica che i partecipanti al
corso vorrebbero realizzare (descrizione nei termini del ‘cop fitness
test’)
Implementazione
- 3 elementi da realizzare
- 7 principi per il design di una CoP
- 5 fasi di sviluppo
- Riassunto: guida pratica sintetica
TERZA
PARTE
Ricerche in corso
- Dilemma del Knowledge Management
- Motivazione
- Partecipazione
Conclusione
Riassunto dei risultati raggiunti, discussione e valutazione.
REGISTRATIONS
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TAXONOMY
& CULTURE:
METHODOLOGIES FOR CREATING
A CROSS-CULTURAL TAXONOMY
IN
LINGUA INGLESE - IN
ENGLISH
ON DEMAND
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TUTORIAL
by JEKPOT PARTNER
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DESCRIPTION
This tutorial is an introduction to the fundamentals of taxonomy,
and in particular, best practices for multi-lingual and multi-cultural
taxonomies. By the end of the tutorial, attendees will have a solid
foundation for creating a valuable and usable taxonomy for their own
businesses, enabling more consistent and cost-effective knowledge
management, content management, search, syndication and crosssell/
up-sell of products.
GOALS
The goal of this tutorial is to help attendees better understand taxonomy
and information classification/categorization as it relates to modern
business information in a multi-national context.
TARGET
AUDIENCE
Business professionals and academics who wish to have an understanding
of the approaches to taxonomy which are compatible with multi-national
and multi-lingual situations, as well as different approaches that
work well with KM and CM software.
PLAN
• Taxonomy: what is it?
- Fundamental concepts and history. This section will cover the origins
of taxonomy, how it has been used in the past, the evolution of taxonomy
and how it has evolved into a vital business tool in the CM and KM
domain.
• Why does my business need a taxonomy? / How will a taxonomy help
my business achieve its goals?
- The value of business taxonomies and what they “enable” when matched
with various technologies. This part will talk about how different
types of KM and CM software use taxonomies to manage, display and
retrieve information
- If my business is multi-national and multi-lingual, how can I accommodate
these needs? We will show case study examples of how different companies
are accommodating these needs via a taxonomy
• How do I create a taxonomy?
- During the tutorial, we will break into groups and create a taxonomy.
This section can be conducted with both English and Italian terms
• Now that I have one, what should I do with it?
- Examples of leveraging taxonomies to achieve business goals will
be covered in this section, showing how taxonomy can be applied in
databases, XML, and in search collections
REGISTRATIONS
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