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ESPANSIONE
Aprile 2001GESTIRE LA CONOSCENZA
Introduzione al Knowledge Management
Una mole d'informazioni enorme. Ormai le aziende sono
letteralmente invase da documenti, dati e quant'altro,
che arrivano attraverso tutti i canali delle nuove
tecnologie (ma anche nelle vecchie).
E se tutto cio' nel complesso puo' rappresentare un
arricchimento, portatore di opportunitá, necessita,
d'altra parte, anche di un'attenta gestione. Il problema
infatti, non sembra piú essere quello di ottenere
informazione, ma di saperle selezionare e utilizzare.
Insostanza essere maestri nel KM ( sigla che sta per
Knowlwdge Management, in inglese appunto "gestione
della conoscenza").
In sintesi si potrebbe definire il KM come
"l'attivitá di ordinare ció che l'azienda sa o
potrebbe sapere, soprattutto individuando metodologie e
strumenti per gestire la conoscenza implicita, cioè le
competenze e l'esperienza ; il che rappresenta il
patrimonio piú importante dell'azienda".
In questo libro Carlo Sorge, economista e giornalista
specializzato in Information & Communication (ha
collaborato per il Corriere della Sera, Linea edp, pc
Professionale ed Espansione - per il nostro giornale ha
scritto tra l'altro alcuni servizi dedicati proprio alla
gestione della conoscenza - attualmente è direttore
responsabile del sito www.jekpot.com), spiega come
affrontare con successo un progetto di Knowledge
Management.
In gran parte si tratta di un problema di metodo; scrive
infatti l'autore: "La spiegazione di che cosa
significhi affrontare in modo corretto un problema di
gestione della conoscenza parte della memoria e dal suo
girovagare, soggettivo ovvero diverso per ciascuno di
noi, all'interno di dati e informazioni accumulati in
ogni tempo e in ogni luogo, prosegue, quindi, con metodo,
secondo un molteplice approccio culturale, organizzativo
e tecnologico che caratterizza ogni progetto di Knowledge
Management e che poggia sulla visione strategica e
sull'esperienza proprie di chi ne ha giá accettato la
sfida. Approda, infine, al lettore come forma mentis in grado di
aiutarlo a percepire l'utilitá del Knowledge Management
come disciplina per affrontare con successo il
futuro".
Per confermare come non si stia parlando di massimi
sistemi, bensí di qualcosa che ha chiari risvolti
operativi e di business, Sorge dedica l'ultimo capitolo
della sua fatica alla disamina del mercato del Knowledge
Management. L'autore scrive che "le societá la cui
attivitá principale dipende dalla conoscenza spendono
tra il 5% e il 10% del proprio fatturato annuo in sistemi
di Knowledge Management interni; e nel 2002 c'è chi
sostiene che piu del 75% delle prime mille aziende del
mondo della classifica del mensile Fortune avrá attivato
al suo interno uno o piu progetti di Knowledge
Management, principalmente al fine di incrementare
fatturato e utile, trattenere in azienda il talento e le
competenze, migliorare il servizio della clientela".
Sorge conclude, quindi, che "secondo varie stime il
mercato mondiale dei servizi per il knowledge Management
nel 1998 valeva 1,5 miliardi di dollari, nel 2000 3
miliardi e nel 2002 avra 5 miliardi di dollari".
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