JEKPOT KNOWLEDGE MANAGEMENT 2001, ROMA
   
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km4ple1.htm   The Knowledge Economy   aggiornamento 19/12/01
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5 novembre 2001
Il Km come strada per cambiare le organizzazioni


Un forum a Roma

17 dicembre 2001
Il Km oltre i confini aziendali, grazie al web


  Il Km come strada
per cambiare le organizzazioni
Carlo Sorge
5 novembre 2001


Innovazione. E' davvero importante o è solo una moda? Esistono degli strumenti per innovare realmente la propria organizzazione o sono disponibili soltanto dei palliativi?
A queste e ad altre domande su perché, come e dove innovare risponde il knowledge management, disciplina che studia la conoscenza organizzativa e che si occupa di individuare le metodologie e gli strumenti atti alla sua gestione attraverso un approccio basato sull'innovazione culturale, organizzativa e tecnologica.
Tale approccio è finalizzato allo sviluppo di capacità e competenze in grado di aumentare la competitività dell'impresa, ottimizzandone i processi, abbreviandone il time to market e orientando le strutture in modo più funzionale al business.
Si creano, così, sinergie tra la capacità dell'uomo di innovare, quella dell'organizzazione di favorire la cooperazione quella della tecnologia di processare dati.
E questo implica costi e benefici che devono essere valutati con attenzione per determinare l'efficacia dell'implementazione di un progetto di KM teso a sintetizzare la conoscenza organizzativa in un portale.

Un forum a Roma

Innovazione e KM saranno di scena a Roma, il 14 e 15 novembre 2001, in occasione di Knowledge Management 2001, 4^ edizione del forum dedicato alla gestione della conoscenza nelle organizzazioni pubbliche e private con annessa area espositiva.

Le due giornate intendono spiegare il significato economico del knowledge management e le modalità di impiego delle tecnologie abilitanti questi processi.

In particolare, ICL Italia presenterà un sistema di gestione strategica dei documenti basato su Meridio, soluzione per il document management; Open Text tratterà dell'impiego di Livelink, la km platform proprietaria, nell'ambito dello sviluppo di prodotti e servizi innovativi in un'azienda di telecomunicazioni; Tc Sistema parlerà di e-document & eprocess management nelle società di leasing avvalendosi di Docsweb, soluzione per il document e il content management. Sui temi della gestione della conoscenza esplicita interverrà anche il Ministero delle Comunicazioni che anticiperà le caratteristiche del sistema documentale sperimentale per la gestione delle frequenze dei ponti radio privati. Sulle tecnologie XML per il semantic web si focalizzerà, invece, l'attenzione del W3C in Italia, patrocinatore dell'evento unitamente all'AIDP (Associazione italiana per la Direzione del Personale) e all'AUSED (Associazione Utenti Sistemi E tecnologie Dell'informazione). Etnoteam porterà l'attenzione sugli aspetti concettuali, metodologici e tecnici del knowledge mapping. Hewlett Packard parlerà del proprio corporate portal B2E. Più focalizzati sulla gestione della conoscenza tacita gli interventi di Reply, che spiegherà come valorizzare le risorse umane con l'e-learning, e di RAI, che spiegherà invece come si gestiscono competenze e talenti in un'azienda televisiva. Sul fronte della conoscenza creabile Knowledge Stones presenterà il proprio approccio alla gestione della conoscenza per migliorare i processi di e-crm. Chiuderà il forum la tavola rotonda "Innovazione e trade - off economici nella gestione della conoscenza e nella costruzione del corporate portal". Programma e iscrizioni su www.jekpot.com.


Il KM oltre i confini aziendali,
grazie al web
Carlo Sorge
17 dicembre 2001


Il raggiungimento degli obiettivi organizzativi attraverso una corretta gestione del proprio patrimonio conoscitivo è ciò che sta alla base del knowledge management. Da più parti, ormai, si sostiene un ruolo "esteso" per il Km, che coinvolge non solo le competenze interne di un'azienda.
Durante la quarta edizione di un forum organizzato a Roma da JEKPOT, Ken Moran, vice president international sales di Meridio, società satellite del gruppo ICL, ha illustrato come esempio il customer web portal di Scottish & Southern Energy (S&SE) del Regno Unito, un progetto web che permette la visualizzazione automatica dei documenti relativi alla situazione contabile ed amministrativa degli utenti della S&SE. "Il mantenimento dei clienti esistenti", ha dichiarato Moran, "nonché l'incremento della base utenti attratti dal nuovo sistema di gestione e la riduzione dei costi erano gli obiettivi della società. E li abbiamo realizzati". Secondo Marco Donnamaria, km director di Tc Sistema, una soluzione di e-document management permette tra l'altro di "automatizzare i processi di verifica ed integrazione dei documenti tra sede e territorio, monitorare costantemente lo stato dei processi nonchè garantire l'integrazione con il sistema informativo aziendale".
Le tecnologie di supporto al km non servono soltanto per gestire documenti ma anche per abilitare la gestione della conoscenza finalizzata allo sviluppo di prodotti e servizi innovativi. Daniele Pagani, partner di Framfab, è convinto che la gestione della conoscenza produce valore quando diventa "trasparente" ovvero quando entra a far parte dei processi operativi. "Un chiaro esempio", ha sottolineato Pagani, "è il processo di innovazione, in cui le conoscenze ed il saper fare rivestono una tale importanza che la loro gestione non può essere separata da quella del processo di sviluppo di nuovi prodotti/servizi". LiveLink di Open Text, ha aggiunto Pagani, è un prodotto che supporta in modo integrato il ciclo di vita dei nuovi prodotti/servizi e la valorizzazione dei beni intellettuali.
Secondo Etnoteam, la realizzazione di obiettivi organizzativi non può prescindere da una corretta impostazione dell'architettura del knowledge management system e, in particolare, del knowledge mapping. Che si rivela fondamentale ai fini dell'acquisizione della conoscenza, cioè "l'aspetto di gran lunga più importante e impegnativo", come ha osservato Oreste Signore, head of office del World Wide Web Consortium (W3C) in Italia, "mentre l'aspetto tecnico è meno rilevante". In questo contesto il web è ritenuto lo strumento d'elezione non soltanto per abilitare la costruzione del portale aziendale ma anche per strutturare le organizzazioni in learning organization e, in particolare, per gestire al meglio sia il personale, soprattutto se in aziende di grandi dimensioni, sia la clientela. Anche secondo Reply la capitalizzazione del know how aziendale passi attraverso la valorizzazione del capitale intellettuale di ogni specifico individuo, specialmente per quelle realtà in cui la catena del valore produttivo non è legata esclusivamente a un processo industriale di trasformazione ma poggia significativamente sulle competenze individuali. E se il personale può essere il focus interno di un progetto di knowledge management, come nel caso del portale B2E di Hewlett Packard e RAI, la clientela lo è certamente sul lato del front office. Knowledge Stones sostiene a questo proposito che occorre gestire via web le attività di customer relationship management (CRM) e, in particolare, impiegare tecniche avanzate di KM a supporto dell'automazione dei processi di CRM multicanale (email, web, voice).


   
   
   
         
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